Luigi Abate

Lei è stato per tanti anni Direttore regionale dei Vigili del Fuoco nel Lazio. Come mai questa candidatura? Che cosa ha determinato il passaggio dall’attività da Lei svolta sin’ora a quella politica?
Sono stato al servizio del cittadino per 35 anni, occupandomi della tutela sua e dell’ambiente; ora credo di poter rinvestire il bagaglio di conoscenze ed esperienze da me acquisito nell’ambito della politica regionale, continuando, così, a lavorare a servizio della collettività. L’intenzione sarebbe quella di apportare un contributo alla struttura della protezione civile, con l’idea di darle un’impostazione mirata non più soltanto al pronto intervento in caso di pericolo, ma anche alla prevenzione. L’obiettivo è, cioè, quello di evitare che l’eventuale danno si verifichi, intervenendo nel campo della sicurezza e mediante un’attività di monitoraggio costante, volta a rintracciare in tempo utile le situazioni a rischio.

Lei immagina, quindi, una prevenzione ad ampio raggio; come pensa di poterla attuare?
Anzitutto attraverso una riorganizzazione del volontariato che possa garantire un servizio attivo 365 giorni l’anno e non soltanto nel momento del bisogno, e questo deve necessariamente passare anche attraverso un’attività di formazione volta alla creazione di figure professionali qualificate capaci di intervenire in più settori, quello sanitario, quello dell’antincendio, etc. Altro passo sarebbe, poi, quello di intervenire sotto il profilo legislativo con una precisa regolamentazione che garantisca la sicurezza negli ambienti domestici; l’attuale legislazione è molto sensibile alla questione della sicurezza negli ambienti di lavoro, ma, in realtà, si verificano più incidenti in casa che non in ufficio; è importante, quindi, lavorare su questo fronte.

Ancora è indispensabile tracciare le linee guida di un programma di controllo continuativo sul territorio per individuare i potenziali fattori di rischio così da poter intervenire preventivamente, lavoro che dovrà essere svolto mediante una collaborazione di più soggetti: Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc. Estremamente importante è anche agire nel campo dell’educazione del cittadino, offrirgli, cioè, le conoscenze adeguate sul comportamento da tenere in caso di pericolo. Non a caso il mio programma prevede anche la formazione di una figura specializzata, il soccorritore civico, che non andrebbe a sostituirsi alle istituzioni, ma svolgerebbe un ruolo di mediazione nel rapporto tra cittadino e istituzioni; ruolo che potrebbe essere svolto da soggetti estremamente eterogenei sotto il profilo formativo, dotati, cioè, ciascuno di un proprio bagaglio di competenze da spendere al servizio della società.

Che cosa si potrebbe fare sul piano della sicurezza del territorio?
Anche in questo caso torno a mettere l’accento sull’importanza della prevenzione; per garantire un buon servizio è necessario organizzare una struttura che sia in grado di individuare e lavorare in maniera preventiva sulle situazioni di potenziale pericolo. In qualità di direttore regionale dei Vigili del Fuoco mi sono occupato della sistemazione dell’alveo dell’Aniene; grazie a questo importante intervento durante il periodo delle alluvioni non si sono verificati problemi. Questo atteggiamento preventivo deve essere trasferito anche nell’ambito della protezione civile.

Alla luce della drammatica esperienza del terremoto in Abruzzo, viene naturale pensare che un possibile lavoro di prevenzione andrebbe svolto anche nel settore delle costruzioni, soprattutto per garantire la sicurezza degli edifici più vecchi..
Certamente, anche in quest’ambito è importante svolgere un’attività di controllo, rivolta non solo agli edifici pubblici, ma anche alle abitazioni private. Devo dire, comunque, che oggi c’è, da questo punto di vista, una cultura generalizzata che scongiura errori di tipo costruttivo, solitamente quando si verificano danni o c’è a monte un progetto precario oppure sono subentrate delle modifiche che hanno compromesso la stabilità della struttura.

Il suo programma prevede anche la realizzazione di un portale web che fornisca servizio utile al cittadino, parliamone.
Anche in questo caso si tratta di un’esperienza che ho avuto modo di maturare durante il mio lavoro presso il corpo dei Vigili del Fuoco. Un’idea che vorrei trasportare anche nell’ambito della politica regionale; si tratta di attivare un portale che consenta di rispondere ad eventuali interrogativi posti dal cittadino in tempo reale. Ancora si potrebbe attivare uno sportello che si occupi del disbrigo delle pratiche di più facile risoluzione nell’arco di una stessa giornata.

Lei ha anche in mente un altro progetto: La Cittadella della Sicurezza, di che cosa si tratta?
E’ un’area nella quale creare dei veri e propri percorsi formativi, con delle simulazioni di possibili situazioni di rischio o pericolo, così da poter proporre un’ adeguata preparazione per affrontare le più diverse situazioni. E’, quindi, un progetto volto alla diffusione di una cultura di auto – protezione.

Perché si è candidato per la lista della Polverini?
Perché mi sento ideologicamente e culturalmente vicino al suo pensiero; spero, con le mie competenze, di poter apportare un contributo .

Perchè dovrebbero votare proprio Lei?
Perché ho sempre lavorato con onestà e disponibilità a sevizio del cittadino, e posso dare ancora molto; l’auspicio è che si possa arrivare a parlare non più di protezione civile, ma di sicurezza civile.

E’ possibile visionare il video dell’intervista al seguente link: Italialivetube

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