Un amore finito, un viaggio in Sud America e la passione fortissima per la comunicazione.
Nasce così il percorso artistico di Mirta, giovane cantautrice milanese.Tra il 2006 e il 2007 trascorre un periodo di tre mesi tra Argentina, Bolivia e Brasile, è la scoperta di una cultura nuova, lei dice “La scoperta della libertà”, forse per quella sensazione di entusiasmante leggerezza che soltanto lo slancio verso il nuovo è capace di farti sentire, e infatti la sua prima canzone, dal titolo Senza Permesso, parla proprio di questo: della “voglia di volare, di sentirsi capace, la voglia di essere felice”, anche con un amore che ormai non c’è più.
Una canzone che per Mirta ha il significato di una rinascita, perché per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio, e il suo nuovo inizio è stata la musica.

E’ possibile visionare il video dell’intervista al seguente link: Italialivetube

Perché hai scelto di scrivere proprio canzoni e non, magari, poesie?
Al rientro dal viaggio in Sud America sentivo l’urgenza di esprimermi, di dar voce al fermento creativo che quell’esperienza aveva svegliato in me, e così ho cominciato a scrivere, in continuazione, giorno e notte.
Ho sempre amato la musica, ho suonato la chitarra per tanti anni.. e allora mi son detta: perché non trasformare questi testi in canzoni?

Che formazione hai alle spalle?
Provengo dal mondo del teatro, ho fatto anche il mimo, e ancora ballo, tango e tanti anni dedicati alla chitarra classica. Tutti canali per esprimersi, per comunicare.

Che tipo di musica fai?
A me piace definirla Pop acustico cantautoriale. Amo molto i cantautori italiani, penso a De Andrè, a De Gregori, a Guccini; tra gli autori più vicini alla mia generazione guardo con grande ammirazione Carmen Consoli e Tiziano Ferro. Sicuramente tutti loro hanno avuto un peso sulla mia formazione musicale, tuttavia non posso dire di avere un preciso modello di riferimento.

Di che cosa credi abbiano bisogno i giovani emergenti per affermarsi nel mondo della musica?
Oggi riscuote grande successo la formula del talent show, tuttavia si tratta di un percorso non sempre accessibile a tutti. Io sogno un X Factor per gli autori.

Che progetti hai per il futuro?
Mi piacerebbe trovare un produttore. Ho inciso un demo, contiene 7 pezzi, aspetto che qualcuno mi contatti per farne un disco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *