Prima di affrontare argomentazioni più strettamente inerenti l’attuale campagna elettorale, mi piacerebbe che Lei facesse un bilancio su quello che è stato fatto sin’ora dalla Regione Lazio nel campo del sociale.
Certamente posso annoverare tra le cose più significative una legge, che peraltro porta proprio il mio nome, nell’ambito dell’immigrazione; legge che è stata valutata dalle altre regioni come una delle migliori d’Italia. Essa prende in considerazione la questione dell’immigrazione sotto diverse angolature. Gli stranieri vengono considerati a tutti gli effetti cittadini italiani e non fa una penosa distinzione tra regolari e irregolari; tutti hanno gli stessi diritti, anche coloro che sono in attesa di regolarizzazione. Tuttavia questo provvedimento legislativo non è stato sostenuto da adeguati finanziamenti, e questo, purtroppo, fa si che i risultati si possano raggiungere solo in parte. A questo proposito voglio ricordare che il 24 Febbraio si terrà un convegno che sarà occasione per discutere dell’argomento.
Altri importanti interventi della Regione in ambito sociale sono stati quelli inerenti il tema della disabilità, per il quale è stato portato avanti un importante lavoro da parte del Consigliere Antonella Grosso, e la questione del reddito di cittadinanza. L’aspetto interessante, in quest’ultimo caso, è che il reddito di cittadinanza non è inteso come semplice ammortizzatore per la crisi, ma è inserito nel quadro di una vera e propria politica sociale, una risposta non solo a chi ha perso lavoro, ma anche a tutti coloro che, per vari motivi, si trovano con un reddito nullo o comunque molto basso.

E’ stato stimato che le persone che avanzano richiesta di reddito di cittadinanza sono circa 120.000, tuttavia soltanto in 10.000 riescono a beneficiarne. Che cosa si può fare per estendere l’intervento a tutti coloro che ne hanno bisogno e a che fondi può attingere la Regione?
Le esperienze del Nord- Europa dimostrano che estendere il reddito di cittadinanza è possibile, sicuramente questo richiede un investimento iniziale sostanzioso, ma a lungo termine il ritorno economico è notevole.

Parliamo adesso di energia e ambiente.
Beh, a questo proposito mi piacerebbe evidenziare una cosa abbastanza singolare: il Governo centrale ha dichiarato che renderà noti i nomi delle zone per le quali sarebbe possibile l’insediamento delle centrali nucleari soltanto dopo le regionali.

Si parla di sei centrali, forse anche di più.
In realtà non sanno neppure quanta energia è necessaria per soddisfare il fabbisogno nazionale.
La verità è che si tratta di operazioni che, in chiave demagogica, vorrebbero offrire l’immagine di un mercato che si muove, di grandi investimenti, ma non è così. Si tratta dello stesso atteggiamento che è all’origine del progetto del ponte sullo stretto.

Un tema che mi sta molto a cuore è quello della sanità, è in gioco la salute dei cittadini
E’ un settore che conosco bene perché sono stata commissario alla sanità per due anni e mezzo, e ricordo quando, dopo circa otto, nove mesi dall’insediamento della giunta di sinistra, è arrivata in consiglio la notizia del buco enorme ereditato dalla precedente amministrazione regionale.
Quando si verificano situazioni di questo genere ci si trova a lavorare in condizioni difficili ed è chiaro, quindi, che si debbano prendere decisioni impopolari, per non dire miope.

Adesso volgiamo lo sguardo all’attuale campagne elettorale. Che cosa pensa della candidatura di Emma Bonino?
Ci sono alcuni punti del suo pensiero politico rispetto ai quali mi sento in piena sintonia , penso alla battaglia sull’anti-proibizionismo o a quella contro la partitocrazia; tuttavia non mi sento di condividere certe altre sue posizioni, mi riferisco ad alcuni suoi atteggiamenti in politica estera, come il suo sostegno a Israele, o ancora alla sua attitudine “mercantilistica”, secondo cui tutto è mosso dal mercato.

Effettivamente, alcune sue posizioni, fanno di lei un personaggio trasversale; potrebbe stare a destra come a sinistra.
Come la Polverini

Sembrerebbe quasi di sinistra..
Beh, andiamoci piano. Certamente, comunque, ha una certa attitudine populista. C’è però, da mettere in rilievo, una certa carenza sotto il profilo culturale. Qualche giorno fa ha dichiarato di non avere un’opinione sulla questione del nucleare. Io credo non sia possibile che chi fa politica dia una risposta di questo tipo.

E’ vero che la campagna della Polverini è sostenuta da Augello?
Non solo; anche da Velardi e Rampelli.

Velardi è stato per tanto tempo vicino a D’Alema..
Esattamente. Comunque questo non significa che non si possano verificare delle commistioni, in fondo qual è il confine tra una parte e l’altra? Tuttavia ritengo che ci si debba far valere per la coerenza e per quello che si fa.

Lei è stata consigliere regionale per cinque anni, cosa dovrebbe fare un consigliere terminato il primo quinquennio?
Io credo che sedere in consiglio regionale possa rappresentare una esperienza bella e utile, nel caso in cui lo si faccia per un solo mandato, perché, in tal modo, si ha la possibilità di apportare un contributo, un arrichimento; quando, però, si supera una consigliatura, allora si parla di professionismo, e quel punto significa che sei interessato soltanto alla poltrona. In fondo le cose cambiano con i tempi, se i vertici decisionali rimango sempre gli stessi si rischia di promuovere un sistema incrostato, che gira solo su stesso.
Personalmente mi sarebbe piaciuto costruire una lista cittadina, per la quale il primo punto dello statuto sarebbe stato proprio il divieto di superare una consigliatura.

Il Governo ha approvato la legge sulla privatizzazione dell’acqua. Che cosa ne pensa?
Credo che ci siano in ballo degli interessi enormi, e non solo italiani o europei.
La scorsa settimana ero in Brasile  per un Forum Sociale mondiale, e al centro dell’attenzione vi era proprio la questione dell’acqua. In fondo la privatizzazione rappresenta un grave problema economico e sociale per il Sud del mondo, mentre per l’Europa significa concentrare le ricchezze nelle mani di pochi.

Affrontiamo, adesso, la questione del nucleare. Perché gli italiani stanno zitti?
Io non credo sia così. Porto l’esempio del caso di Aprilia, li c’è stata una mobilitazione straordinaria contro il turbogas.  I cittadini non solo sono insorti, ma sono state organizzate forme di auto-governo. Alle elezioni è stata presentata una lista civica e ha vinto, e in assemblea sono andate a sedersi proprio quelle persone che erano contrarie al turbogas.

Lei, quindi, ritiene che si stia registrando la rinascita di una forte coscienza civica?
Credo che i cittadini comincino a capire che se si affidano ad altri possono facilmente prendere delle fregature, e allora cominciano a muoversi verso esperienze di auto- organizzazione, forme parallele di auto-governo; non è semplice, ma mi pare che tutto conduca in quella direzione.

Lei andrà a votare?
Sinceramente non lo so, ma se dovessi farlo voterei senz’altro per la Bonino; non solo ha una grande esperienza e preparazione culturale, ma credo anche che offra la possibilità di aprire delle porte su tematiche importanti, sui diritti dei cittadini, sulle sofferenze della società, per esempio è molto sensibile alle problematiche dei detenuti.
Per quel che concerne la sua spinte in senso liberazionista, il suo slancio per il libero mercato, spero possa essere mitigata dalla coalizione, che, da questo punto di vista, deve fare un lavoro di contenimento.

D’altronde anche negli Stati Uniti Obama sta cercando di muoversi nella direzione opposta, basta pensare alla riforma che cerca di portare acanti per il sistema sanitario.
Non solo. Se si pensa al crack del mercato immobiliare, ci si renderà facilmente conto che il discorso della casa, dell’abitare, è una cosa concreta e se non la si mette in relazione alle esigenze reali dei cittadini, ecco li che la bolla scoppia.

E’ possibile visionare il video dell’intervista al seguente link: Italialivetube

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *