Chimica, emozioni… o qualcosa che la scienza non osa toccare?

Parliamo tutti d’amore.
Lo cantano, lo vendono, lo promettono.
La scienza lo seziona: dopamina, ossitocina, attrazione, attaccamento.

Eppure…
nessuna formula ha mai spiegato perché un amore può durare una vita,
perché può guarire un corpo o spezzare un’anima,
perché può spingere a creare un’opera,
o distruggere un mondo.

Cos’è davvero l’amore?
Un’emozione?
Un istinto evolutivo?
Un’aberrazione del cervello?

O forse…
un’energia primordiale,
una forza che precede la forma,
che non può essere ridotta perché è ciò che tutto origina?

E allora:
perché la scienza lo sfiora, ma non lo indaga?
Perché lo minimizza?

Forse perché la scienza, così com’è strutturata oggi, non è nata per liberare,
ma per misurare, ordinare, dominare.

E se l’amore fosse invece energia di liberazione?
Se fosse l’unica forza capace di spezzare il dominio senza combatterlo,
di curare senza possedere,
di conoscere senza ridurre?

Questa non è una teoria.
È una domanda viva.
È il primo passo del nostro viaggio.

Una rivista.
Un cammino.
Un richiamo.

Noi iniziamo da qui.

Gentile viaggiatore,
ora percorreremo i secoli per riscoprire l’amore nelle varie civiltà,
ne osserveremo i volti, i riti, le visioni.
Poi ritorneremo nel nostro tempo
e — insieme — tireremo le conclusioni.

Un’ illusione.
Un cammino.
Una visione.
Una liberazione

Noi iniziamo da qui.
E tu, che cos’è per te l’amore?

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